Per rispondere a queste domande dobbiamo prima di tutto analizzare le varie tipologie di tè presenti sul mercato, insieme alle svariate proprietà di questa bevanda, poiché non solo riveste un ruolo fondamentale per la famosissima “ora del tè”, ma perché ricchissima di composti fenolici (polifenoli) che gli afferiscono numerose proprietà volte al benessere del nostro organismo, e che quindi è giusto conoscere!
Il tè contiene numerosi minerali (il potassio è il più abbondante): la loro presenza è legata all’assorbimento degli elementi dal terreno. Così come nel caffè, il tè contiene inoltre delle sostanze bio-attive come caffeina (chiamata impropriamente teina), teobromina e teofillina. Le foglie contengono mediamente 3,5g*100g (s.s.) di caffeina; una bustina monodose contiene circa 2g di foglie.
La bevanda ottenuta con 140ml di acqua bollente contiene a seconda del tempo di infusione (1′ – 5′) un contenuto di caffeina da 14-35 mg. Ecco la tabella che riporta composizione chimica e valore energetico del tè in foglie, considerata per 100 grammi, (fonte tabelle INRAN – Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) .
Composizione chimica e valore energetico del tè in foglie:
Composizione chimica | Valore per 100 g |
Parte edibile | |
Acqua (g) | 9,3 |
Proteine (g) | 19,6 |
Lipidi (g) | 2 |
Colesterolo (mg) | 0 |
Carboidrati disponibili (g) | 3 |
Amido (g) | 0 |
Zuccheri solubili (g) | 3 |
Alcol (g) | 0 |
Energia (Kcal) | 108 |
Energia (kJ) | 450 |
Sodio (mg) | 45 |
Potassio (mg) | 2160 |
Ferro (mg) | 15,2 |
Calcio (mg) | 30 |
Fosforo (mg) | 630 |
Vediamo nel dettaglio le sostanze sopra citate, che possiamo generalmente trovare all’interno del tè, più o meno concentrate a seconda della tipologia stessa della bevanda:
Ogni tipo di tè, che sia bianco, verde o nero, deriva dalla stessa pianta: la Camellia sinensis. Ciò che cambia tra ognuno di questi è il tipo di lavorazione, che proveremo a descrivere in modo semplificato.
Tè Bianco: il tè bianco è famoso per essere il più pregiato, perché si prepara raccogliendo i primi germogli e foglie giovani che non subiscono fermentazione e assumono colore argenteo e aroma delicatissimo.
Anche da queste componenti, come aroma e colore si notano le differenze tra i tipi di tè ed in particolare tra il tè verde e il tè nero.
Tè Nero: si prepara arrotolando le foglie raccolte e lasciandole fermentare in luoghi umidi. La caffeina presente all’interno verrà conservata, mentre le molecole bioattive presenti nella pianta verranno perse per la maggior parte.
Tè Rosso: l’unico tè che non deriva dalla Camellia sinensis, viene detto anche “Rooibos” (Cespuglio) o tè di del sudafrica (o tè di Mandela), perché la pianta da cui deriva (Aspalathus linearis) è della famiglia delle luminose, cresce a cespugli ed è coltivata nelle regioni montuose del Sudafrica. La bevanda che ne deriva viene usata da queste popolazioni per migliorare la qualità del sonno. Essendo a differenza degli altri tè privo di tannini, il tè rosso risulta dolciastro e gradevole al palato, privo di retrogusto amarognolo. L’assenza di caffeina lo rende inoltre una bevanda non eccitante, perfetta per chi non tollera gli effetti di questa sostanza.
E il tè verde?
Il tè verde si ottiene lavando con vapore acqueo le foglie appena raccolte ed essiccandole subito in modo da impedirne la fermentazione: questa essiccazione comporta la perdita di una piccola percentuale di caffeina, senza variare la concentrazione di catechine e polifenoli, che rappresentano le componenti più benefiche di questa bevanda. Anche per questo motivo, la caffeina contenuta in questo tipo di tè agisce in modo più blando rispetto ad altri tè. In tale ottica inoltre, l’infuso di tè verde risulta un concentrato vero e proprio di sostanze preziose. Diversi studi descrivono il suo potenziale nel prevenire malattie cardiovascolari, regolare il metabolismo, bruciare i grassi e rinforzare le difese immunitarie. Matcha e Bancha sono due tipi di tè verde giapponese, il secondo dei quali è più delicato e povero di caffeina.
Le caratteristiche fondamentali del tè verde:
Per riprendersi dagli extra delle festività natalizie il tè verde rappresenta una bevanda ideale da sorseggiare dopo il pasto o durante la giornata (evitando di utilizzare dello zucchero per dolcificarla).
Grazie alle funzioni svolte e alle sostanze di cui è ricco infatti, può essere considerato un vero e proprio elisir per aiutare la digestione e lo smaltimento di grassi e zuccheri in eccesso.
Inoltre quale migliore rimedio per stemperare le fredde giornate invernali? Attenzione però, i tè verdi che trovate imbottigliati in commercio possono apparire allettanti e dal sapore gradevole, ma spesso la % di tè verde al loro interno è davvero minima rispetto al quantitativo di zuccheri utilizzati per renderli così appetibili. Cercate di consumare perciò il tè verde vero e proprio, da preparare in infusione come vuole la tradizione!
dott.ssa Vittoria Giannini