La cannella è una delle spezie più conosciute, più antiche e saporite. Appartiene al genere Cinnamomum della famiglia Lauraceae. Ma, cos’è esattamente la cannella? Da dove viene? E quali sono le sue proprietà?
Cannella è il nome comune della corteccia di Cinnamomum; ci sono molte specie che si differenziano per odore, sapore e colore a seconda della zona o della terra natia, ma le più importanti sono due: la Cinnamomum zeylanicum, piccolo albero di Ceylon, coltivato anche a Giava e nelle Indie Occidentali e la cannella cinese Cinnamomum cassia.
100 g di cannella in polvere sviluppano 247 kcal e contengono:
[Fonte: the USDA Food Composition Database]
L’olio essenziale di cannella si ottiene dalle foglie e dai rami giovani, mediante il metodo della distillazione in corrente di vapore ed è una fonte naturale ricca di monoterpeni aromatici, con trans-cinnamaldeide (45,62%) ed eugenolo. Questi composti hanno mostrato un’importante attività antimicrobica e antiossidante. Inoltre, la cinnamaldeide della cannella ha un effetto protettivo per la salute in quanto aiuta a prevenire l’aggregazione indesiderata delle piastrine del sangue inibendo il rilascio di un acido grasso infiammatorio chiamato acido arachidonico dalle membrane piastriniche e riducendo la formazione di una molecola infiammatoria chiamata trombossano A2 che permette di classificare la cannella come cibo “anti-infiammatorio”.
Proprio per la sua composizione, alla cannella sono state attribuite diverse proprietà benefiche. Sembra infatti in grado di:
Come ogni tipo di spezia, anche la cannella è sconsigliata in alcuni condizioni.
In presenza di ulcere o di infiammazioni del tratto gastrointestinale (esofagiti o gastriti), ad esempio, è bene non assumerne perché potrebbe aumentare l’acidità gastrica.
La cannella contiene cumarina, una sostanza moderatamente tossica per fegato e reni. È quindi importante fare attenzione ed evitare un utilizzo significativo di cannella in caso di ridotta funzionalità epatica e renale.
Inoltre, proprio per il suo effetto nella riduzione degli zuccheri nel sangue, i pazienti diabetici che assumono ipoglicemizzanti o fanno terapia insulinica devono riferire al proprio medico la loro volontà di consumare cannella e accordarsi con lui sulla frequenza di consumo più opportuna, per evitare situazioni improvvise di ipoglicemia.
A dosaggi elevati, infine, la cannella può stimolare le contrazioni uterine e come tale risulta controindicata in gravidanza.
La cannella è una spezia comunemente utilizzata nella cucina italiana ed è facilmente distinguibile per il suo colore che va dal nocciola al rosso-bruno e per il caratteristico profumo.
Ci sono un certo numero di usi per la cannella in cucina, e cucinare con essa rende il cibo molto più gustoso. Oggi viene utilizzata prevalentemente per la preparazione di dolci come torte, biscotti, frutta, caramelle, creme, gelato, macedonia di frutta e ricotta ma è usata spesso anche per insaporire piatti salati come pasta o riso, pesce, carne o torte salate. Il suo bastoncino può essere aggiunto alla cioccolata calda per dargli un sapore più particolare e può essere usato come alternativa ai conservanti alimentari tradizionali.
È molto diffusa anche nelle bevande, per esempio vin brûlé, sangria, liquori e punch.
dott.ssa Annalisa Silenzi